Forse dovevamo cominciare da questo articolo, ma le nostre indicazioni non sono necessariamente in sequenza: in pratica è necessario conoscere tutte le cose di cui parliamo per poter avere la risposta finale a questa richiesta.
Qui vorremmo consigliare il modo (a nostro avviso) migliore per costruire un vero sito WordPress.

WordPress gratuito

Sito gratuito

È vero che esistono metodi per implementare gratuitamente questo tipo di siti. Per esempio andando direttamente su WordPress.com.
In questo sito ufficiale è possibile prendere dello spazio gratuito, ma limitato. Inoltre non sempre (quasi mai) è possibile avere un ‘dominio’ col nome che ci piacerebbe assumere.
Cosa è un dominio? Semplicemente un nome di nostro gradimento che rappresenterà il nostro sito. Per esempio, se volessimo fare un sito che tratta la letteratura fantastica, magari ci piacerebbe chiamarlo fantaitalia.it. Una cosa è volere avere il nome fantaitalia, un’altra è ottenere anche l’estensione .it.

Nell’esempio qui sopra abbiamo provato a costruire un sito, ma abbiamo dovuto accontentarci del dominio
https://francogiambalvo.wordpress.com/.

Un dominio

Esiste una organizzazione internazionale, il cui ‘braccio’ italiano si chiama register.it che assegna nomi di siti a chi ne fa richiesta. È ovvio che se il nome esistesse già, richiesto da altre organizzazioni, risulterebbe non più disponibile. È qui che potremmo probabilmente giocare sull’estensione: ne esistono moltissime e alcune sono state introdotte di recente.

Se inserissimo il nome fantaitalia su register.it scopriremmo che il dominio ‘it’ non è disponibile, se non nella versione fanta-italia.it. Se questo non ci andasse bene abbiamo tuttavia diverse opzioni: o cambiare nome, o usare uno dei suffissi disponibili: .eu, .net, .online, eccetera.

I costi amministrativi e tecnici per assicurarci un dominio sono anche molto bassi, per cui il problema non è trovare un nome, ma piuttosto avere un computer (server) abbastanza potente da gestire il nostro sito. A meno di non essere un’organizzazione industriale piuttosto ricca, il server dovrà per forza essere affittato all’esterno.
Questo è il punto più critico per un non professionista.

Il server

Lo stesso sito register.it vende server virtuali: vale a dire macchine gestite dalla loro organizzazione. Non ci interessa che macchine siano e chiediamo solo di ricevere la potenza elaborativa che ci interessa. Tutta la gestione tecnica è completamente nelle mani della loro organizzazione.

Diciamo subito che questo è il modo in cui qualsiasi fornitore di tali servizi può operare. Per cui, se fossimo orientati verso questa soluzione, dobbiamo solo trovare l’offerta che ci sembra più interessante.

Le cose da controllare sono soprattutto due:

  • La quantità di RAM (dischi) che possiamo usare.
  • Quanto spazio di Database ci offrono.

Poi ovviamente la potenza di elaborazione è interessante, ma in genere un principiante ha scarsa conoscenza di questo parametro. Diciamo subito che una qualsiasi offerta in genere è sufficiente ai nostri scopi. Per cui ignoriamo questo passaggio.

Register.it

Nel caso di register.it l’offerta server è calibrata su una certa cifra mensile: attenzione , sempre IVA esclusa!
Lo spazio disco disponibile è limitato per l’offerta che ci serve: 9,75 € /mese più IVA (10,92 €). Il che fa 131,04 € all’anno.
Sono limitazioni piuttosto difficili da accettare. Non si fa cenno al Database, ma probabilmente esiste perché l’offerta è tagliata appositamente per WordPress.

GoDaddy

Altri possibili fornitori, sono GoDaddy, che è certamente qualificato e chiede € 350,78 ogni due anni, più IVA (€ 393 per due anni, € 196,5 all’anno ) per un super servizio: Siti web illimitati, Premium DNS, Certificato SSL gratuito, Backup automatico del sito web.
esempio di non sicuroIl Certificato SSL è quello che permette al sito di essere definito ‘sicuro’: Secure Sockets Layer. In genere è bene possedere questo Certificato. Il collegamento deve essere fatto non attraverso il richiamo http, ma con Sito sicurohttps. Inoltre nei browser, a lato dell’URL (il richiamo) appare un piccolo lucchetto che definisce lo stato di sicurezza informatica. In caso di assenza del certificato appare una piccola scritta: Non sicuro.

Aruba

Una offerta simile attraverso Aruba.it è certamente molto più conveniente: devo dire che personalmente utilizzo Aruba da molto tempo e conosco bene la qualità del loro servizio.
Esistono offerte di ogni tipo, ma un server virtuale Linus, con illimitato spazio di archiviazione, un database da due gigabytes, su Aruba richiede una spesa annuale di 28.05 €! IVA inclusa.
Se volessimo gestire il nostro dominio, potremmo avere un fantaitalia.eu e cominciare a lavorarci entro ventiquattr’ore.

Caricamento di WordPress

Una volta scelto il nostro servizio, dobbiamo installare WordPress. Sia Register, che GoDaddy e Aruba offrono (a prezzi maggiorati) dei servizi con già installato WordPress. Ma, pur essendo principianti, tale facilitazione non è affatto necessaria. Per cui risparmiamo e ce lo installiamo noi.

Abbiamo bisogno quindi di un dominio, un server e un database. Probabilmente con GoDaddy possiamo installarcelo noi il database, con Aruba viceversa lo troviamo già installato e ci costa qualcosa all’anno: nei prezzi che abbiamo ipotizzato l’acquisto del db è già considerato.

Il software WordPress è gratuito e lo possiamo scaricare da Italia WordPress. Quando lo avremo sul nostro PC dobbiamo prima di tutto estrarlo dal suo involucro ZIP, per poi trasferirlo sul nostro server.

Utilizzare FTP

Esiste un protocollo detto FTP (File Transfer Protocol), usato proprio per trasferire file dal PC al server. Si tratta di un’operazione semplice, ma poco nota ai principianti. Per questo motivo, in genere, occorre capire alcune complicazioni di sicurezza che debbono essere rispettate e inserite dai fornitori del servizio per assicurarsi che non ci siano intrusioni di hacker.

Dopo questa prima volta, FTP potrebbe non essere utilizzato mai più, se non per qualche gestione speciale: per esempio la messa in rete del sito, la prima volta. Di questo ne parleremo tuttavia in una scheda successiva.

Per FTP è ormai consolidato e molto diffuso l’utilizzo del programma gratuito FileZilla, che offre tutte le sicurezze necessarie. Quello che ci serve è il cosiddetto Filezilla Client.

Il programma si scarica e si installa sul nostro PC senza problemi. Immaginiamo che chi vuole creare un sito non abbia, per lo meno, alcun problema a installare un programma!

Dobbiamo seguire i parametri che il fornitore del server ci ha mandato: il nome del sito FTP (nel nostro esempio sarà qualcosa come ftp.fantaitalia.eu), più il nome utente e la nostra password: di solito il fornitore lo comunica con una email.

In Aruba è necessario autorizzare il nostro IP (Internet Protocol) attraverso un apposito Pannello di Controllo: chi avesse problemi può contattarmi via email.

Attivato il nostro FTP vedremo sulla sinistra la directory sul nostro pc, quella in cui abbiamo sviluppato i file dallo ZIP di WordPress e sulla destra i nostro server.

Prima di continuare è bene guardare come si presentano i file sul PC: si è creata una directory (tipicamente chiamata ‘wordpress’) entro la quale ci sono tutti i file necessari.

Consiglio tutti di cambiare il nome della directory: qualcosa che non sia facilmente indovinabile. Perché noi installeremo questa intera struttura sul server.

Per esempio, immaginiamo di modificare il nome della directory in ‘LaMiaFantasiaItaliana’. Lavorando in ambiente Linus le maiuscole e le minuscole valgono come diversità. In questo caso, l’URL al nostro nuovo sito sarà qualcosa come
www.fantaitalia.eu/LaMiaFantasiaItaliana.

Sarà da lì che lavoreremo: nel frattempo Internet non vedrà facilmente il nostro lavoro: il file index.php che il fornitore dei servizi ha impostato per noi sulla directory radice, cioè quella che risponde al richiamo www.fantaitalia.eu, mostrerà una pagina generica, del tipo Sito in costruzione. Se fossimo fantasiosi e avventurosi, ovviamente potremmo modificare questa pagina usando il protocollo HTML.

Ma questa parte la tratteremo in un’altra scheda!

Installazione di WordPress

Vediamo le molte cose che abbiamo fatto fin qui:

  1. Abbiamo valutato se lavorare su WordPress gratuito, ma supponiamo di non averlo voluto fare.
  2. Abbiamo scelto il nome del nostro sito, per poter registrare un dominio.
  3. Ci siamo convinti di dover trovare un fornitore di server e abbiamo valutato le proposte su Internet.
  4. Abbiano acquistato un servizio, con dominio, server e database.
  5. Abbiamo installato sul nostro PC un programma di FTP Client.
  6. Abbiamo scaricato dal sito WordPress il software necessario, che è gratuito.
  7. Abbiamo de-zippato tutti i file e li abbiamo sistemati in una nostra directory. Una directory che si chiami, per esempio come il nostro dominio.
  8. I file WordPress risiedono a loro volta in una seconda directory e noi ne abbiamo cambiato il nome, in qualcosa di poco immaginabile da utenti maliziosi. Abbiamo supposto /LaMiaFantasiaItaliana.
  9. Mettiamo in funzione il nostro nuovo programma FTP e carichiamo questa seconda directory sul nostro nuovo sito.

Siamo a posto: dobbiamo solo mettere in funzione il nostro WordPress.
Da questo punto in poi è tutto molto semplice e completamente in mano alla vostra fantasia!
Dal nostro browser accediamo alla nostra installazione. Supponendo di utilizzare tutto ciò che abbiamo fin qui ipotizzato, punteremo a:

http://www.fantaitalia.eu/LaMiaFantasiaItaliana

Il programma fa tutto da solo: chiede le informazioni che sono indispensabili per far partire il sito: nome del database, dell’utente database, nome del prefisso da usare per le tabelle del database (ma in questo caso basta in genere accettare ciò che viene proposto), il nome dell’utente amministratore e la password dell’utente amministratore

L’installazione è questione di pochi istanti e alla fine vedremo per la prima volta il nostro sito come schermata di accesso. È possibile entrare usando il nome e la password che abbiamo scelto durante l’installazione.

I passi successivi

È più che evidente che abbiamo solo incominciato.
Da questo punto in poi dobbiamo ‘costruire’ il nostro sito secondo le regole di WordPress, cosa che analizzeremo in una prossima scheda, assieme a molti punti che abbiamo volutamente lasciati in sospeso in questo articolo.
Molto di ciò che manca non può essere ‘semplicemente’ spiegato: esiste infatti una preferenza artistica, che riguarda la ‘carrozzeria’ del sito: WordPress è solo un ‘motore’ logico, che fornisce gli strumenti operativi.
L’aspetto, la funzionalità e il ‘bello’ del sito dipendono da voi!
Nelle prossime schede vedremo di spiegare come si opera a questo livello e come si rende accessibile a tutti la nostra opera.

Aspetto commenti.